“Ho letto bene?” ti starai chiedendo!
Eppure questo è quello che spesso succede…
In palestra i pesi salgono… ma in campo non si percepisce la differenza.
Quando arriva il momento di mostrare sul campo i risultati ottenuti con il duro lavoro in sala pesi, questo non avviene! Gli atleti si sentono rigidi, non fluidi e incapaci di creare quella “separazione” tra sé e l’avversario utile per fare giocate importanti.
In queste situazioni il coach si sente frustrato, ripensa al programma fatto cercando di capire perché i miglioramenti in palestra non hanno apportato il miglioramento desiderato della performance sul campo.
Nella maggior parte dei casi il problema non è in cosa c’è nel programma, ma in cosa NON c’è!
Non possiamo pensare che allenarsi con i pesi sia sufficiente per avere un transfert positivo nella pratica sportiva.
Se ti riconosci in questa situazione, indipendentemente dall’essere un coach con esperienza o uno alle prime armi, non ti preoccupare! Ci siamo passati anche noi!
Quando abbiamo iniziato a lavorare con atleti abbiamo studiato e provato ogni tipologia di programmazione possibile in sala pesi: dai classici “fondamentali” agli esercizi mono-podalici, dai movimenti a ROM completo a quelli a ROM parziale, sollevato pesante e veloce… Insomma pensavamo che i nostri atleti stessero seguendo i migliori programmi.